
Tra i luoghi d'interesse che sto scoprendo qui ad Atene non poteva certo mancare - da appassionato sportivo quale sono - il Kallimarmaron, ovvero l'antico stadio Panathinaiko, interamente costruito in marmo: costruito nel 560 a.C. per celebrare i Giochi Panatenaici e rimasto sepolto per numerosi secoli, venne riscoperto nel 1870 e ristrutturato in occasione dei primi Giochi Olimpici dell'era moderna, quelli di Atene del 1896.
Gli italiani lo ricorderanno sicuramente per il trionfale arrivo di Stefano Baldini alla maratona dei Giochi olimpici del 2004: in quell'occasione il Kallimarmaron ospitò anche le gare di tiro con l'arco. E nello stesso anno la nazionale di calcio, che aveva appena vinto clamorosamente gli Europei, fu festeggiata qui.
Ma non tutti sanno che, esattamente quarantadue anni fa - era infatti un 4 aprile -, l'antico stadio situato a fianco dei giardini nazionali fu teatro della finale della Coppa delle Coppe di pallacanestro tra l'AEK Atene e lo Slavia Praga. Un evento che, è proprio il caso di dire, è rimasto scolpito nella memoria degli sportivi greci.
Il destino ha voluto che questa ricorrenza avvenisse in occasione della domenica della Pasqua ortodossa, una festività che i greci vivono in maniera più calorosa rispetto al Natale. E allora, Χρόνια πολλά a tutti i miei lettori.