Seconda parte del capitolo che Franklin Foer ha dedicato, nel suo libro "Come il calcio spiega il mondo - Teoria improbabile sulla globalizzazione", alle cosiddette "nuove oligarchie" del calcio e, nello specifico, al rapporto di Silvio Berlusconi con lo sport più amato dagli italiani.
Scritto nel 2003, questo libro sembra mantenere la stessa forza, la stessa aderenza alla realtà contemporenea di otto anni fa. Intanto, allora come oggi il primo ministro italiano era la medesima persona: Silvio Berlusconi. E, già allora, l'opposizione non sembrava in grado di contrastare il suo potere e di proporsi agli italiani come valida alternativa al centrodestra. Mi verrebbe da dire che la validità del libro di Foer sta proprio qui: non è la classica opera che attacca frontalmente il premier, finendo (paradossalmente) per magnificarlo anziché scalfirne l'immagine, ma un'analisi lucida sulla realtà italiana. E, consentitemelo, una bella risposta a chi considera il giornalismo sportivo figlio di un Dio minore.