«Sonae areba urei nashi»: Se sei preparato bene, non c'è niente da temere. La saggezza di questo proverbio giapponese trova perfetta applicazione in materia calcistica nella squadra Under 18 del Nagoya Grampus, unica straniera rimasta in corsa alla "Viareggio Cup".
E proprio su queste basi, una mirata preparazione atletica ed una perfetta organizzazione tattica, i nipponici hanno costruito il loro miracolo: nel girone 9 dovevano confrontarsi con la scuola europea - e che scuola: il blasonato Milan, l'emergente Sassuolo ed i norvegesi, tutti da scoprire, dello Stabæk - ma, alla resa dei conti, l'allievo ha superato il maestro.
E proprio su queste basi, una mirata preparazione atletica ed una perfetta organizzazione tattica, i nipponici hanno costruito il loro miracolo: nel girone 9 dovevano confrontarsi con la scuola europea - e che scuola: il blasonato Milan, l'emergente Sassuolo ed i norvegesi, tutti da scoprire, dello Stabæk - ma, alla resa dei conti, l'allievo ha superato il maestro.