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Allestita la squadra, la priorità adesso è reperire un terreno dove disputare le partite. E, soprattutto, trovare avversari con cui rivaleggiare. I primi incontri dello Sheffield Football Club vanno in scena sul campo di Strawberry Hall Lane Park, del quale tuttavia la società non è proprietaria: sono le classiche sfide "scapoli-ammogliati", sfide in cui le squadre vengono composte suddividendo in due parti, e seguendo l'ordine alfabetico, l'elenco degli iscritti al club.
Dopo alcune amichevoli con selezioni formate da soldati di stanza in città, per lo Sheffield Football Club è arrivato il momento di affrontare i primi, veri avversari: è il 1860 quando vede la luce l'Hallam Football Club, sezione calcistica dell'Hallam Cricket Club, espressione a sua volta dell'omonimo distretto situato a tre miglia dal centro di Sheffield. Che diventa, così, la prima città inglese a fregiarsi di un derby.
Curiosità: un ruolo fondamentale nella creazione della squadra viene rivestito da Tom Vickers e John C. Shaw, entrambi membri dello Sheffield Football Club. Il secondo, in particolare, sarà destinato a divenire una figura leggendaria del calcio inglese: già capitano, segretario e tesoriere dell'Hallam, viene eletto alla presidenza della Sheffield Football Association nel 1869, proprio negli anni in cui la Steel City contribuisce maggiormente alla diffusione del calcio sul territorio britannico.
In quello stesso anno, nel giorno di Santo Stefano, le due squadre si danno battaglia sul terreno di Sandygate: è il campo dell'Hallam Football Club, affacciato su un'antica strada romana che unisce le cittadine di Lincoln e Buxton. Giorno festivo, ed allo stesso tempo memorabile, quel Boxing Day del 1860: è il primo derby calcistico di sempre. Ogni squadra schiera sedici giocatori: i colori dell'Hallam sono il blu ed il bianco, lo Sheffield ripiega sul bianco e sul rosso scarlatto. A conquistarsi un posto nella storia è la formazione ospite, che supera i dirimpettai per 2-0.
La stracittadina viene riproposta l'anno seguente, ad Hyde Park, nella zona orientale della città. L'obiettivo è raccogliere fondi per il nuovo ospedale pubblico di West Street ed all'incontro assistono 600 spettatori. E poi c'è la sfida del 29 dicembre 1862, consegnata agli archivi come la "battaglia di Bramall Lane": tre ore ininterrotte di calcio giocato con reti inviolate e tanto di parapiglia, causato da un colpo - forse non troppo accidentale - di Creswick ai danni dell'avversario William Waterfall.
Quel derby tra Sheffield e Hallam è anche la prima partita di calcio di sempre a Bramall Lane: i gestori del terreno si sono sempre opposti all'idea che lo stadio venga utilizzato per attività diverse dal cricket, ma a vincere la loro reticenza è la necessità di un altro incontro a scopo benefico, questa volta a favore dei commercianti di cotone del Lancashire, messi in ginocchio dalla Guerra civile americana.
Lo Sheffield Football Club si rende protagonista di altri eventi che vengono consegnati agli annali: il 2 gennaio 1865 la creatura di Creswick e Prest affronta una selezione di Nottingham, in occasione della sua prima trasferta. Scendono in campo diciotto titolari per squadra e, dopo tre, interminabili ore, lo Sheffield si impone con il minimo scarto: è in questa partita che i calciatori fanno uso per la prima volta dei parastinchi e che l'arbitro inizia ad utilizzare un fischietto per comunicare meglio le proprie decisioni.
Leggenda vuole che, una volta arrivati a Wicker, dove allora sorgeva la stazione ferroviaria - la prima nella storia della città -, i giocatori dello Sheffield abbiano aperto le borse e tirato fuori i palloni, finendo per calciarli fino all'arrivo nel centro della città. L'anno successivo, il 31 marzo, il campo londinese di Battersea Park tiene a battesimo la prima sfida tra rappresentative: la culla del calcio britannico lancia la sfida nientemeno che alla capitale.
Non è, dunque, solo una battaglia tra le rispettive federazioni calcistiche, quella tra Londra e Sheffield: ora possono vantare due squadre in carne ed ossa da schierare su un campo da gioco. I biancorossi, peraltro, introducono un nuovo elemento nella disciplina: il colpo di testa. Eppure, questa volta, steccano: trionfano i londinesi, che poi inviteranno a cena i loro avversari all'Albion Hotel a Covent Garden. Nomi in seguito leggendari hanno calpestato l'erbetta di Battersea Park, ma quanti hanno assistito all'incontro ancora non lo sanno.
Entrerà nella storia del calcio britannico Lord Arthur Fitzgerlad Kinnaird, componente della squadra dei Wanderers che nel 1872 si aggiudica la prima FA Cup messa in palio e futuro presidente della FA dal 1890 al 1923. Stesso destino per Charles William Alcock: segretario della federcalcio dal 1870 al 1895, sarà proprio lui a partorire l'idea della FA Cup e della sua struttura con incontri ad eliminazione diretta.
Ma la rivalità sull'asse Londra-Sheffield non si esaurisce qui. Anzi, si inasprirà fortemente nel successivo ventennio, quando dagli uffici della FA verrà annunciato, e non senza diatribe, l'inizio di una nuova era: il calcio inglese si convertirà al professionismo.
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Fonti:
Clarebrough D. e Kirkham A., "Sheffield - The Home of Football", The Hallamshire Press, 2009
Farnsworth K., "Sheffield Football: A History - Volume 1 1857-1961", The Hallamshire Press, 1995
Hutton, S., Curry G., Goodman P., "Sheffield Football Club: 150 years of Football", At Heart, 2007
Murphy B., "From Sheffield with Love", SportsBooks, 2007
Steele J.A., "The countrymen - The story of Hallam Football Club", 1989
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