domenica 7 febbraio 2010

Il torneo di Viareggio - 6



Il nuovo millennio. Trascurando per un attimo i trionfi ottenuti, in successione, da Empoli, Milan ed Inter, merita spendere più di una buona parola sulla cinquantaquattresima edizione. Si gioca, infatti, pochi mesi dopo l'attentato alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001: mentre gli Stati Uniti e la NATO invadono l'Afghanistan, da Viareggio e dal suo torneo giunge un messaggio di pace con la contemporanea partecipazione di una squadra israeliana (il Maccabi Haifa), di una palestinese (l'Arab Jerusalem) ed infine di una selezione di italoamericani di New York. Il dispiegamento di forze dell'ordine è inevitabilmente massiccio, si temono possibili attentati ed anche il Carnevale stesso viene considerato un obiettivo sensibile. Non succede nulla, se non che i giovani calciatori provenienti dal tumultuoso Medio Oriente trovano momentaneamente pace dai missili che volano sopra i loro paesi: non a caso, infatti, nel corso degli anni successivi, il Maccabi Haifa sarà puntualmente ospite del Torneo. 

sabato 6 febbraio 2010

Il torneo di Viareggio - 5



Anni ’90: l’avvento delle provinciali. L’edizione che fa da preludio a Italia '90 vede trionfare per la prima volta una cosiddetta “provinciale”, estranea cioè all’ambita casta delle società più blasonate del calcio italiano: si tratta del Cesena di Lamberto Zauli. Per la prima volta, inoltre, il Torneo vede la partecipazione di ben ventiquattro squadre, suddivise in otto gironi all’italiana da tre. Tra gli stranieri, nello Yomiuri Verdy Kawasaki Tokyo c’è un brasiliano che spicca in mezzo a tanti giovani calciatori con gli occhi a mandorla: il suo nome è Marcio Dos Santos Amoroso e sarà tra i protagonisti della serie A italiana con le maglie di Udinese, Parma e Milan.

venerdì 5 febbraio 2010

Il torneo di Viareggio - 4



Anni ’80: presenze illustri. Il decennio che si concluderà con la fine dell'Unione Sovietica e che segnerà l'avanzata della destra conservatrice negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna si apre con qualche veleno di troppo per il calcio italiano: le società di serie A e B, infatti, votano contro la libera circolazione dei giocatori stranieri in Europa. E, proprio pochi giorni prima dell’epilogo della Coppa Carnevale, scoppia lo scandalo relativo al calcio-scommesse che porta all’arresto di numerosi giocatori. Il consolidato torneo viareggino non sembra, però, risentire di queste vicende e continua ad ampliare i propri confini: nel 1983 anche l’Africa approda nel salotto buono del calcio giovanile internazionale con la formazione dell'Algeri. Nello stesso anno fanno la loro comparsa due prestigiose scuole calcistiche sudamericane, quella cilena (Santiago) e, soprattutto, quella brasiliana (Palmeiras). Nel 1989 tocca poi anche al Giappone, rappresentato dal Tōkyō.


giovedì 4 febbraio 2010

Il torneo di Viareggio - 3



Anni ’70: il vento dell'Est. Il periodo che coincide con l’avvento del calcio totale si apre nel segno del Dukla di Praga, vincitore del trofeo per tre volte nell'arco del decennio. Terza squadra della capitale cecoslovacca dopo Sparta e Slavia, si presenta con una caratteristica maglia color amaranto con maniche gialle, resa successivamente nota da una canzone della band inglese Half Man Half Biscuit ("All I want for Christmas is a Dukla Prague away kit"). Ispirato al nome di un villaggio situato alla frontiera tra l’odierna Slovacchia e la Polonia, teatro di una delle più sanguinose battaglie della Seconda Guerra Mondiale, il Dukla diviene ben presto una delle squadre più celebri e temute del Torneo: su alcuni dei suoi giocatori, particolarmente prestanti sul piano fisico, nascono infatti dei sospetti circa l'età anagrafica, a causa di certe calvizie fin troppo precoci.

mercoledì 3 febbraio 2010

Il torneo di Viareggio - 2



Anni ’60: oltre la cortina. Dieci anni dopo la sua prima edizione, il Torneo di Viareggio è ormai diventato una realtà riconosciuta in tutto il mondo: si consolida la formula con le sedici squadre, i confini si allargano ad Est, con Bulgaria, Cecoslovacchia, Jugoslavia, Romania, Ungheria e persino Urss che, in pieno clima da guerra fredda, sono ospiti gradite a Viareggio. Una situazione che, su scala ridotta, sembra rispecchiare quella dell'intera nazione: l'Italia è membro del Patto Atlantico, alla guida del governo c'è la Democrazia Cristiana, eppure è qui che trova la sua dimora il più importante partito comunista dell'Europa occidentale. A Viareggio si getta lo sguardo oltre la cortina di ferro.


martedì 2 febbraio 2010

Il torneo di Viareggio - 1

Le origini. Il Torneo di Viareggio emette i suoi primi vagiti all’indomani della Seconda Guerra Mondiale: in tutta la città aleggia un forte spirito di rinascita dopo una lunga parentesi contrassegnata da brutalità e devastazioni. Tant'è che, già nel 1946, i carri del Carnevale tornano a sfilare sui viali a mare, ma anche lo sport - e il calcio - ritrova il sorriso grazie alla nascita di numerose squadre locali. Emerge così la necessità di dare nuova linfa vitale al Viareggio Calcio ed è a tal proposito che viene costituito nel 1947 il Centro Giovani Calciatori (CGC).


lunedì 1 febbraio 2010

Il torneo di Viareggio


È considerato uno dei più importanti - se non il più importante - tornei di calcio giovanile per club a livello mondiale. Da questa manifestazione sono usciti grandi nomi, italiani e stranieri, che si sono affermati nei campionati più prestigiosi: alcuni di loro hanno anche conosciuto la gioia di indossare la maglia della propria nazionale e di alzare la Coppa del Mondo. 

È anche una delle principali iniziative collaterali del Carnevale di Viareggio. Tutto questo e molto altro è racchiuso in due sole parole: Coppa Carnevale. È con questo nome che nel lontano 1948 viene istituito un torneo - inizialmente riservato alle squadre dei rioni di Viareggio - destinato ben presto ad allargare i propri confini, abbracciando con il passare degli anni tutti i cinque continenti della Terra. Come noto, è aperto alle rappresentative “Primavera” delle società calcistiche.


Oggi, lunedì 1° febbraio, a Viareggio prende il via la sessantaduesima edizione del torneo, ribattezzato frattanto Viareggio Cup: lo scorso anno ho avuto l'onore di esserne l'addetto stampa. L'articolo odierno è dunque un atto d'amore verso la mia città, ma anche un omaggio ai componenti del Cgc Viareggio, società organizzatrice, e a tutte le persone che hanno reso possibile questa esperienza indimenticabile: al presidente Alessandro Palagi e a coloro che contribuiscono alla riuscita della manifestazione i più sinceri auguri di "in bocca al lupo".