mercoledì 22 luglio 2009

L'Eusebio della spiaggia




Un incidente in moto, all’età di 17 anni, che compromette la sua ascendente carriera nel calcio portoghese. Poi il suggerimento, da parte di un caro amico, di provare a ricominciare dal calcio in spiaggia e, successivamente, l’invito di João Barnabé a far parte della nazionale di beach soccer.

Nasce così il mito di João Vitor Saraiva Tavares, meglio conosciuto come Madjer, il più forte giocatore al mondo di beach soccer: il gigante portoghese è una delle stelle del campionato italiano di calcio in spiaggia ed è il punto di forza dei Cavalieri del Mare di Viareggio.

La storia di Madjer ricalca molto da vicino quella di Eusébio, forte attaccante del Benfica e della nazionale di calcio lusitana negli anni Sessanta, uno dei grandi talenti internazionali di quel periodo, forse l’unico europeo a poter rivaleggiare tecnicamente col mitico Pelé. Entrambi - Eusébio e Madjer - sono infatti figli dell’Africa, dei territori posseduti dal Portogallo negli anni del colonialismo (Madjer è nato a Luanda, capitale dell’Angola, mentre Eusebio è originario del Mozambico).

Il soprannome del giocatore di beach soccer è, peraltro, un omaggio ad un altro calciatore del Continente Nero, ovvero Rabah Madjer, il celebre «tacco di Allah» che regalò la Coppa dei Campioni al Porto nel 1987.

Trasferitosi in Portogallo, Madjer cresce nelle giovanili dell’Estoril-Praia e mette in mostra tutto il suo bagaglio tecnico: a 17 anni, però, un funesto e grave incidente in moto rischia di spezzare i suoi sogni di gloria. La sua passione per il calcio, frattanto, si trasferisce dai manti erbosi alla sabbia: è qui che ha inizio la favola di Madjer.

A dispetto della sua altezza imponente (1 metro e 94), il beacher portoghese brilla per agilità e, soprattutto, per il sinistro al fulmicotone: le sue spettacolari reti in acrobazia divengono ben presto un marchio di fabbrica, la pubblicità perfetta per uno sport giovane ma in rampa di lancio come il beach soccer.

Nel 2004 approda alla corte dei Cavalieri del Mare, divenendo così il primo straniero del campionato italiano: con la squadra versiliese vince due scudetti ed una Supercoppa. Ma anche in ambito internazionale le soddisfazioni non tardano ad arrivare: per cinque volte, e per tre anni consecutivi, è capocannoniere dei Mondiali di beach soccer e nel 2005, un soffio.

Dopo un anno opaco in forza al Milano, Madjer è tornato nella famiglia dei Cavalieri del Mare: qui riabbraccia i connazionali Alan, Belchior ed Hernani e stipula un contratto triennale, divenendo l’uomo-immagine della squadra.

Da domani Madjer e compagni saranno di scena a San Benedetto del Tronto per la terza ed ultima tappa della regular season: la squadra versiliese è attualmente seconda in classifica in coabitazione con il Cervia, mentre Madjer guida con 17 reti la graduatoria dei cannonieri. Per entrambi, grosse possibilità di successo finale.

(Articolo pubblicato su "Il Tirreno" - riproduzione riservata)

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